sabato 15 ottobre 2011

Se Gualtiero Marchesi va al fast food

... allora io posso fare il blog di cucina, almeno non ho milioni di persone da deludere.
Gualtiero perché?!

Veniamo alle mani! Ché son brava a metterle avanti...
Se rendono di più, uso i cibi pronti; ho un freezer e un microonde e non ho paura di usarli, qualche volta faccio la pizza col lievito chimico e non me ne vergogno.
Non mangio carne e pesce, come i vegetariani virtuosi, ma io non sono virtuosa, sono viziata.
D'altra parte, sono convinta che coltivar campi per sfamar vacche da hamburger (Perché Gualtiero??) anzi che per sfamar cristiani sia aberrante e allora forse un po' virtuosa sono... giusto Gualtiero?

La prima ricetta è a prova di scimmia, non solo per chi legge, ma soprattutto per chi scrive e avrebbe voluto far bella figura con grandi cose e invece no, perché volevo aprire subito il blog ma in frigo non ho un tubo.

Frandura mica tanto
ovvero schiacciata di patate
ovvero quello che succede a una ricetta dopo anni che la fai a caso.


Sarebbe una ricetta ligure e a volerla fare come si deve, si dovrà andare su google, digitare "frandura" e scegliere una qualsiasi ricetta che non sia la mia.

Quando l'ho fatta la prima volta, le dosi non mi han convinta e le ho cambiate, da quel momento in poi son sempre andata a caso, quando ho avuto a che fare con amici intolleranti al lattosio ho cambiato gli ingredienti... insomma alla fine è diventata qualcos'altro ma basta spoiler!


Dosi per una teglia 35x25

1 patata media
1 tazza di farina
1 tazza di latte
1+3 cucchiai d'olio e.v.o.
sale
rosmarino

Accendete il forno, ventilato, a 250°

Tagliate la patata a fettine sottilissime e stendetele in un unico strato su una teglia su cui avrete poggiato un foglio di carta forno spennellato con un cucchiaio d'olio, non raccontatevi che basti la carta forno perché le patate non si attacchino: l'olio ci va perché è buono.

Preparate una pastella con acqua, latte e i tre cucchiai d'olio, la consistenza dovrebbe essere quella del vinavil... magari aperto da qualche giorno! Se quindi risulterà troppo densa aggiungerete il latte, se troppo lenta, la farina (non ci vuole un genio, mi rendo conto).

Aggiustate di sale e rosmarino; io ci metto quello secco in polvere perché è tanto più facile e veloce, ma nessuno vi vieta di fare le cose per bene e andarvelo a prendere in giardino.

Rovesciate il composto sulle patate fino a coprirle appena, insomma se ancora si intuiranno sotto la pastella, avrete fatto il vostro dovere, l'importante è che non si vedano.

Infornate a metà altezza e, prima o poi, sarà pronto: non ho la minima idea di quanto tempo sia necessario, ma io ho fatto in tempo a fare un'insalata e a lavare i piatti, quindi direi una mezz'ora.
In ogni caso quando diventa così io inizierei a cercare le presine, conterei fino a cento e la tirerei fuori.





La schiacciata è come una tarte tatin quindi la dovrete rivoltare, cosa incredibilmente semplice poiché la consistenza è quella di una pizza croccante.
Io l'ho fatta rettangolare, il che ha reso molto poco pratico servirla e l'ho dovuta ridurre in tranci che fan tanto rosticceria, tonda è più carina e decisamente più facile da gestire.


Tricks

- Se avete amici intolleranti, volete tagliare le calorie o semplicemente non vi piace o non avete il latte, potete serenamente sostituirlo con l'acqua.

- Il mio massimo scopo in cucina è quello di ridurre al minimo le stoviglie da lavare, così per spennellare l'olio sulla carta forno non usate il pennello Foppa Pedretti e neanche quello in silicone che poi rimane viscido: mettete il cucchiaio d'olio al centro della teglia e usate una fettina di patata come spatola, viene pure meglio e ci si sporca le dita solo la prima volta.

- La natura matrigna non fa le patate tutte uguali (tranne lì al fast food dove si fa vedere Gualtiero di questi tempi), così accadrà che ora la pastella sia troppa, ora troppo poca o che tutte le fettine di patata in uno strato solo non ci stiano o che, al contrario, siano insufficienti... ma vista l'estrema economia e reperibilità degli ingredienti ho idea che non sia necessario spiegarvi come intervenire in qualsiasi caso di "troppo poco".

- In caso di "troppo", per quel che riguarda le patate, avendole tagliate sottilissime, andrà bene anche sovrapporre qualche fettina a un'altra o arrivare anche a due strati completi... se no prendete una teglia più grande!

Ok, la smetto.

- La pastella avanzata, invece, è la mia colla edibile preferita, per attaccare cosa, però, ve lo dico un'altra volta.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao sono Laura!TI leggo sempre nell'altro blog ma non commento mai!
Mi ispira parecchio questa ricetta, la proverò!sbaglio o lo sfondo del blog è ripreso da "kitchen" di Banana Yoshimoto? Io la adoro!

Romanzodipocacosa ha detto...

Ciao Laura!
L'immagine nello sfondo è esattamente quella :)
I tre riferimenti letterari di titolo e template sono decisamente noti, ma mi pareva stessero piuttosto bene tutti insieme :P