Per questo non mi vergognerò mai della mia scorta di lattine nella credenza.
Ma per la ricetta di oggi serve proprio programmar le proprie voglie.
Selargius'falafel
(No, Selargius non è in Giordania, è in Sardegna, è casa mia)
1 pacco di ceci secchi
acqua q.b.
sale
cumino
coriandolo
taaanta cipolla
Mettete i ceci a bagno per una notte.
Scolateli e versateli nel robot da cucina con gli altri ingredienti (la cipolla è facoltativa e potete metterne quindi una dose a piacere, io esagero; non metto, invece, il coriandolo perché lo detesto, ma dovrebbe essere parecchio e fresco).
Riducete in poltiglia (non in crema) e realizzate le polpettine.
Friggetele in olio profondo e caldissimo.
Serviteli un po' come vi pare, nei miei piani era previsto del pane pita che ho bruciato e una salsina di latte e tahina che mi son ricordata di fare mentre mangiavo l'ultimo falafel... questa la ragione della mesta foto coi soli pomodori!
Tricks
- Quando scolate i ceci, fatelo con le mani: dato che le dita non sono esattamente come un colino cinese, rimarrà nei ceci un po' d'acqua che favorirà l'amalgama del tutto.
- In molte ricette si dice di aggiungere un po' di farina in modo che poi non si sfaldino durante la realizzazione delle polpette e poi in cottura. Non è necessario: basterà avere molta pazienza nella prima fase e assicurarsi che l'olio, tassativamente profondo, sia ben caldo.
- Far le polpette è comunque noiosissimo. Io stendo l'impasto tenendolo alto un dito e ritaglio i falafel con un mini coppapasta rotondo.
- Non fate dosi più piccole di un chilo di ceci: tutto ciò che non friggete, conservatelo, già porzionato in polpette, in freezer su un vassoio foderato di carta forno.
2 commenti:
Anche a me dover programmare l'ammollo secca...figurati! Però il risultato vale la pena ;-)
è molto vero :)
però le lattine nella dispensa le tengo lo stesso :P
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